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Dalla cima si scende seguendo la direttrice della via di salita con due calate rispettivamente da 25 m e 40 m circa fino al "ballatoio".
Dal ballatoio, si traversa verso il lato nord, arrivando ben presto agli ancoraggi della terza doppia, la più emozionante, la celebre "calata Piaz", di 37 m nel vuoto, che porta ad una lista di rocce gradinate.
La parete nord famosa per la "calata Piaz"
Luca Vuerich mentre inizia la 3° doppia, la "calata Piaz" ......
......Luca in doppia e sullo sfondo il Biv. Perugini
La parete nord vista da sotto
Terminata la "calata Piaz", si prosegue scendendo sempre verso il biv. Perugini (a nord) dalle rocce gradinate fino ad una evidente spaccatura, presso cui si scorge l'ultimo ancoraggio, per la calata finale, di 20 m.
Paolo sorride mentre osserva Luca calarsi con l'ultima "doppia".
Paolo sull'ultima "doppia"
Con la 4° ed ultima calata si raggiunge un intaglio roccioso e quindi..............
............in circa mezz'ora siamo scesi; il tempo di sistemare le "mezze corde" ed ecco completato il mio grande desiderio:
il Campanile di Valmontanaia.
Procediamo verso est per canalino detritico fino a raggiungere il sentiero 353 che porta al Biv. Perugini dove ci aspettano con pane, prosciutto e formaggio le care Laura e Leila.
Mi volto per ammirare ancora questa incredibile scultura naturale e scorgo la calata
degli altri 4 alpinisiti.
Paolo e il Campanile di Valmontanaia
...il Campanile di Valmontanaia
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